Lama bianca

B4…affondato…sto scherzando non è una partita a battaglia navale è solo un sentiero.

Precisamente è un percorso ad anello immerso nel bosco della riserva naturale di Lama Bianca, un’area protetta dal 1987 che si trova nei pressi di sant’Eufemia a Maiella. Il nome del bosco deriva dallo scosceso pendio (detto, per l’appunto, “lama”) di roccia calcarea bianca, che si trova all’interno del suo territorio.

Quest’area è importante dal punto di vista naturalistico in quanto riserva di faggi secolari. Camminando nel silenzio di questo fantastico bosco sarà possibile cogliere i versi, i rumori e i segni della fauna che abita questo ambiente.

Usciti al di fuori di questo scudo giallo-rossastro affacciandoci da delle piccole radure è possibile ammirare la rava della Vespa, il monte Pescofalcone e se le condizioni lo permettono anche il Gran Sasso d’Italia. Da un pendio si puo dare uno sguardo al borgo di Roccacaramanico arroccato sul massiccio del Morrone.

Di sicuro il periodo da scegliere è immediatamente prima dell’autunno o a ridosso della primavera. Il perché? Beh i colori che si possono vedere sono assolutamente spettacolari, da lasciare ogni visitatore a bocca aperta per quanta bellezza.

Il tracciato non è particolarmente impegnativo, tutto su fondo sterrato e con diversi punti acqua; ci si impiega sulle 3 ore ma è decisamente un must per gli amanti del foliage autunnale.

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