Ciaspolata Monti della Meta

Ebbene sì, mi sono fatto contagiare anche io dalle racchette; ma non pensate siano quelle da tennis, io intendo le racchette da neve. Quest’oggi ho programmato un escursione, assieme ad un amico, sui Monti della Meta al confine di Lazio, Abruzzo e Molise.

Per prima cosa ci dirigiamo all’imboccatura del sentiero posto a pianoro Campitelli 1400m, Alfedena AQ. Ma con immenso piacere nel tragitto di andata, due lupi ci attraversano la strada a nemmeno 10m, e già solo questo vale lo sforzo di alzarsi presto.

Seguendo il sentiero L1 segnalato, attraverso una fitta faggeta fino a quota 1712m, da lì il panorama si apre su un altipiano denominato I Biscurri che sale fino a quota 1980m. Non nascondo la fatica nel camminare con le ciaspole, le ho provate solo in un’altra occasione l’anno scorso sulla Majella.

Inizio subito a scrutare le creste dinnanzi a me, per scorgere il più piccolo movimento. Purtroppo c’è, ma non quello che mi aspettavo. Su una parete verticale del monte Meta si vedono delle sagome umane risalire la roccia nuda attrezzati di corde e ramponi.

Poi il sentiero diventa più impervio e pericoloso perché si attraversa una pietraia ghiacciata e scoperta. Facendo attenzione si arriva al passo dei Monaci posto a quota 1986m da cui si gode una buona vista su Castel di Sangro e Alfedena, nonché della catena montuosa dei Monti della Meta.

Decidiamo di fermarci lì per pranzo e manco a farlo apposta dopo averlo cercato per tutto il tempo esce allo scoperto, il camoscio d’Abruzzo. E’ successo tutto in un attimo… il rumore di pietre che scivola a valle poi una sagoma brunastra che vola sulle rocce, anzi no due.

E poi la calma. I due camosci rimangono fermi, impassibili, quasi in posa per farsi fotografare e noi abbiamo tutto il tempo per contemplarli e ammirarli. Dopo aver metabolizzato l’incontro cominciamo la discesa del sentiero M1, immergendoci di nuovo nel bosco che è molto speciale dato che fa parte delle faggete secolari abruzzesi patrimonio dell’UNESCO.

Dopo circa 5h di cammino ritorniamo al punto di partenza stanchi ma felici.

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